- By Redazione
Ore 11.30 – veniamo chiamati dalla Polizia Locale di Milano, che ci richiede un intervento urgente, per recuperare un grosso sciame d’api che si appena posato su uno dei cancelli d’ingresso dello Stadio San Siro di Milano.
“La zona è poco frequentata durante la settimana, non sarà un problema recuperarlo agilmente!”
Questo è stato il nostro primo pensiero, se non fosse che in quel giorno il cantante Vasco Rossi aveva in programma una data del suo tour NONSTOP LIVE 2019.
Lo sciame, arrivato poche ore prima, ha attirato l’attenzione di centinaia di fan, che fin dalle prime ore della mattinata erano in attesa di entrare dentro lo stadio.
Per nulla impauriti (rimanendo comunque a debita distanza), ma incuriositi dal volo di migliaia di api, centinaia di fans hanno immortalato questo spettacolo con i loro smartphone e inondato i Social Network con le foto scattate in quel momento.
Arrivati allo stadio San Siro, veniamo scortati in auto dalla Polizia Locale fino al cancello in questione, dove uno spiegamento di Vigili del Fuoco e di Polizia Locale, aveva prontamente transennato ed isolato la zona per metterla in completa sicurezza.
Lo sciame d’api, che si mostrava ai nostri occhi era molto popoloso e al tempo stesso molto tranquillo, si era fermato a circa 3-4 metri d’altezza sull’ inferiata del cancello.
Con l’aiuto dei Vigili del Fuoco abbiamo preparato la zona per poter iniziare il recupero, ed indossati gli “abiti da lavoro”, ci siamo arrampicati sulla scala per avvicinarci il più possibile al grosso sciame.
In tutti i recuperi di sciami d’api, la prima cosa da fare è capire il grado di aggressività/docilità delle api con cui si entrerà in contatto, in base a questo si dovrà decidere come organizzare il recupero e quali tecniche utilizzare.
Da un primo sopralluogo è stato impossibile identificare la regina, lo sciame era veramente tanto grande, e trovare il famoso “ago nel pagliaio” non è stata una facile impresa.
Dopo qualche minuto di attenta osservazione, decidiamo di optare per la soluzione più sicura, posizioniamo un’arnia di legno da 10 telaini Dadan-Blatt (che di solito si usa in apiario per le famiglie già formate, e non durante i recuperi in quanto troppo grande e pesante) poiché le dimensioni dello sciame erano troppo grandi per poter essere contenuto in un’arnia in polistirolo da 6 telaini Dadan-Blatt.
Con molta delicatezza iniziamo a raccogliere con le mani lo sciame d’api appoggiandolo delicatamente all’interno dell’arnia di legno.
Continuiamo quest’operazione per una decina di minuti, fino a quando ci rendiamo conto che le api non tornavano più sul cancello, bensì iniziavano ad atterrare sull’arnia.
Era fatta… avevamo raccolto la Regina!!!
La certezza di aver raccolto la “madre” di tutte quelle api l’abbiamo avuta soltanto nel momento in cui abbiamo iniziato a notare qualche ape, che “sedere all’aria” iniziava a sbattere le ali.
Questo comportamento è tipico delle api, che emettendo un ferormone da alcune ghiandole situate sotto l’addome, stanno richiamando le sorelle in quel preciso luogo.
Contenti di come fosse andato l’intervento, abbiamo posizionato il coperchio sopra l’arnia, facendo attenzione di lasciare un piccolo spazio per permettere a tutte le api di entrare, e le lasciamo tranquille di iniziare a conoscere e a popolare la loro nuova casa.
Il nostro lavoro è ormai finito, abbiamo solo dovuto aspettare che il sole tramontasse, in modo da avere la certezza di recuperare tutto lo sciame senza lasciare in giro qualche ape solitaria.
“APE REGINA” – di Vasco Rossi
“L’ape regina è dolce e ballerina
Ti sfiora con le ali ama la libertà
L’ape regina è dolce e un po’ sgualdrina
In cerca del suo fiore, dove si poserà?
Andò a posarsi sopra il letto dell’artista
E lui perse la testa, quasi da far pietà
Andò a posarsi sopra il letto del dottore
E lui perse l’onore e la sua dignità
L’ape regina è dolce e ballerina
Ti sfiora con le ali ama la libertà
L’ape regina è dolce e un po’ sgualdrina
In cerca del suo fiore, dove si poserà?
Andò a posarsi sopra al letto del demonio
Regina di quel regno però non diventò
Andò a posarsi sopra al letto del demonio
Che prese le sue ali e poi gliele spezzò!
L’ape regina è dolce e ballerina
Ti sfiora con le ali ama la libertà
L’ape regina è dolce e un po’ sgualdrina
In cerca del suo fiore, dove si poserà
Andò a posarsi sopra al letto del demonio
Regina di quel regno però non diventò
Andò a posarsi sopra al letto del demonio
Che prese le sue ali e poi gliele strappò
Gliele strappò
L’ape regina è dolce e ballerina
Ti sfiora con le ali ama la libertà
L’ape regina è dolce e un po’ sgualdrina
In cerca del suo fiore, dove si poserà…”